Olio extravergine d’oliva:
perché è così speciale rispetto agli altri tipi di olio derivati dalle olive

Corte dei Venti News 21 apr 2022

È uno dei capisaldi della dieta mediterranea nonché uno degli ingredienti più utilizzati nelle tavole degli italiani, rinomato per le sue spiccate proprietà organolettiche e nutrizionali. Scopriamo allora insieme le caratteristiche che rendono unico l’olio extravergine di oliva rispetto agli altri oli d’oliva e quanti tipi di olio è possibile ottenere dal frutto di questa pianta tipica del nostro clima

Cosa rende extra l’olio extravergine d’oliva e differenze con gli altri tipi di olio d’oliva

Olio extravergine d’oliva Differenze rispetto agli altri tipi di olio d'oliva

Anche per quanto riguarda l’olio extravergine di oliva, è da dire che non ne esiste un unico tipo ma che molte sono invece le tipologie di esso presenti sul mercato, le quali si differenziano tra di loro ad esempio per il tipo di olive o per il metodo di spremitura utilizzato. Ciò che è importante sottolineare però, è che le stesse presentano determinate caratteristiche comuni che rendono l’olio extravergine d’oliva speciale rispetto agli altri tipi di olio derivati dalle olive.

Esistono quattro tipologie di olio d’oliva: l’olio extravergine d’oliva, l’olio vergine d’oliva, l’olio d’oliva e l’olio di sansa d’oliva. Tutti contengono la stessa quantità di grassi mono-insaturi ma ciò che differenzia l’olio extravergine d’oliva conferendogli un tasso di qualità decisamente superiore, è il fatto che lo stesso deve essere estratto direttamente dalle olive a mezzo di processi meccanici controllati termicamente. Non deve inoltre presentare difetti nelle sue proprietà organolettiche ed il suo tasso di acidità non può essere superiore allo 0,8%.

Ed è proprio quest’ultimo il fattore decisivo sulla base del quale si differenziano le varie tipologie di olio d’oliva e che rappresenta la quota libera di acido oleico contenuto in 100 grammi di prodotto; per l’olio vergine d’oliva esso può salire fino al 2%. A differenza di quanto comunemente ritenuto però, è importante sottolineare che questo non è un indice di qualità riferito alle proprietà organolettiche del prodotto e percepibile al palato ma sta ad indicare più propriamente il grado di salubrità delle olive ed il rispetto delle buone pratiche agronomiche.

Olio extravergine d’oliva: valori nutrizionali e metodi di impiego

Come abbiamo avuto modo di sottolineare in un precedente articolo specificamente dedicato all’argomento, molteplici sono i benefici per il nostro organismo ricollegabili all’assunzione di questo prezioso alimento. Ricco di vitamine A ed E, acidi grassi mono-insaturi e polifenoli, l’olio extravergine d’oliva favorisce infatti l’assorbimento delle vitamine liposolubili e grazie alle sue proprietà antiossidanti costituisce un valido alleato contro l’invecchiamento cellulare. Noti sono inoltre i suoi benefici per il sistema cardio-vascolare mentre altri sono ancora in fase di studio.

È molto importante ricordare che per godere al meglio di tutte le proprietà nutrizionali presenti nell’olio extravergine d’oliva esso va assunto crudo, nelle quantità consigliate di 30 grammi al giorno. Se viene utilizzato per la cottura, la stessa non deve superare i 180°; temperature superiori infatti, non solo causano la perdita delle sue qualità ma aumentano anche il rischio di assunzione di sostanze dannose e potenzialmente cancerogene.

Per concludere infine, qualche piccolo suggerimento su come abbinare correttamente l’olio extravergine d’oliva ai tuoi piatti in modo da goderne a pieno il gusto. Ecco allora che un olio dal sapore intenso e fruttato sarà perfetto con la carne e con primi piatti importanti mentre uno più delicato andrà benissimo con il pesce e le verdure.

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Olio extravergine d’oliva:
perché è così speciale rispetto agli altri tipi di olio derivati dalle olive

Cosa rende extra l’olio extravergine d’oliva e differenze con gli altri tipi di olio d’oliva

Olio extravergine d’oliva: valori nutrizionali e metodi di impiego

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