Una visita a Corte dei Venti
Storia di vigne, Brunello e donne forti

Corte dei Venti News 12 ott 2020

Durante una passeggiata a Montalcino, avventurandomi verso la zona sud-est del comune Toscano noto in tutto il mondo per il suo Brunello, sono arrivata a La Corte dei Venti una cantina storica e giovane allo stesso tempo.

Mi accoglie Clara, la proprietaria, che svela subito il suo lato di donna imprenditrice, indaffarata, a tratti pensierosa e soprattutto forte. Forte di quella consapevolezza che distingue le imprenditrici che sanno bene che per riuscire dovranno correre più dei loro competitor maschili, dimostrare maggiore tenacia e quel pizzico di determinazione in più.
Iniziamo a parlare e le chiedo di raccontarmi la storia della sua azienda vitivinicola.

“ Corte dei Venti ha una lunga storia, nasce da una bretella di Piancornello, l’azienda dei miei nonni che inizialmente allevavano bestiame e commerciavano in grano e frumento. Fu mio nonno a impiantare i primi vigneti anche se non vinificò mai e lasciò tutto in mano alle figlie che decisero di dar vita a una cantina e azienda vinicola. Mia mamma ha fondato l’imbottigliamento Piancornello poi, come spesso accade nelle grandi famiglie si è deciso di dividere i terreni ed è nata la Corte dei Venti”.

Che tipo di azienda è la Corte dei venti?
“Corte dei Venti ha 5 ettari vitati con 2 da piantare, produciamo Terre Rosse, Rosso di Montalcino, Brunello di Montalcino e dal prossimo anno avremo un Brunello Vigna e un piccolo Sant’Antimo. Si trova in una zona estremamente ventilata sia in inverno che in estate. Questo aspetto è positivo in quanto ci permette di avere sempre uve sane ma crea anche qualche problema perché offre poca acqua in estate. Fortunatamente riusciamo a sopperire a questa mancanza d’acqua con una buona lavorazione sui terreni che permette di incamerare abbastanza acqua per affrontare anche l’estate senza irrigare. Cosa di cui vado particolarmente orgogliosa perché da sempre porto avanti una battaglia personale contro l’irrigazione in vigna”.

(E qui si nota tutta la determinazione femminile) Quando le chiedo perché è contraria all’irrigazione si capisce tutto l’amore che Clara ha per la sua terra e le sue vigne.

“Credo fortemente che chi lavora con la terra non debba andare contro la natura, e l’irrigazione è una forzatura perché naturalmente la vite trova tutta l’acqua di cui ha bisogno nel terreno. Inoltre irrigando la vite si va a perdere il fruttato naturale delle uve. Pur non essendo un’azienda iscritta al biologico a Corte dei Venti si lavora solo in modo naturale e con trattamenti biologici per offrire un prodotto naturale di alta qualità”.

C’è stato o ci sono stati dei momenti particolarmente difficili?
“Non è mai facile. Sicuramente aver cambiato il brand aziendale facendo nascere Corte dei Venti è stata la cosa che mi ha creato più problemi perché sono dovuta ripartire da zero e ho dovuto far conoscere i miei vini. In particolare ho cercato di coinvolgere i giornalisti del mondo vino, invitandoli anche a venire a scoprire cosa c’è a Corte dei Venti”.

Camminando siamo entrati in una bellissima sala in pietra tipica delle antiche costruzioni di questa terra, mi guardo attorno e le pareti sono piene di riconoscimenti importanti: medaglie d’oro e d’argento conferite da importanti nomi del vino come WineEnthusiast, Tre Bicchieri, Merum, Falstaff… Tutti questi riconoscimenti?

Clara lascia trasparire un sorriso di profonda soddisfazione ma abbassa lo sguardo prima di rispondere quasi a celare un piccolo accenno di commozione.

“Sono tanti riconoscimenti anche inaspettati che ovviamente mi riempiono di gioia e ripagano tutti i sacrifici. Devo molto alla mia terra, un terroir che ci regala un vino di alta qualità, sano e naturale. I nostri vini rispecchiano infatti le nostre vigne, senza troppe lavorazioni o trattamenti particolari”.

Un po’ anche merito tuo, non solo della terra…
“Come dicevo dovendo ripartire da zero ho cercato di far conoscere i vini Corte dei Venti cercando di inviarli ai giornalisti esperti di vino e invitandoli a venire in azienda. Qui non c’è molto da visitare, siamo in una zona periferica del comune di Montalcino e bisogna venire apposta ma una volta arrivati si scopre tutto quello che c’è dietro ai nostri vini, tutto l’amore che mettiamo nel produrli. Ecco per me è fondamentale che le persone vengano in azienda, infatti curo molto le degustazioni. Cerco sempre di accogliere personalmente chi arriva per le degustazioni, si inizia il percorso in vigna in qualunque stagione perché penso che la vigna sia la colonna portante del nostro vino. Si passa poi nella nostra piccola cantina e nel magazzino dove avviene l’affinamento in bottiglia in modo che le persone possano comprendere il tutto il percorso del vino. Finito il giro si arriva qui, nella sala degustazione e si inizia ad assaggiare i vini. La nostra gamma è composta di cinque vini per cui preferisco offrire anche qualche semplice piatto di accompagnamento come ad esempio le bruschette con il nostro olio, formaggi e salumi del nostro territorio.”

A questo punto mi godo la mia degustazione a partire dalla bruschetta con l’olio Corte dei Venti, al ricco tagliere ma soprattutto agli ottimi vini.

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