Hai di fronte una bottiglia di vino durante il pasto e ti attira per l’eleganza del suo packaging: tipo di bottiglia, etichetta raffinata ed elegante, grafica accattivante e ben ponderata. Ma sai realmente cosa stai bevendo?
Spesso quando beviamo del vino almeno che non siamo dei reali intenditori ignoriamo molte informazioni su di esso e aldilà dei gusti personali non ci rendiamo conto fino in fondo di cosa stiamo bevendo.
In questo breve articolo impareremo a leggere l’etichetta di un vino!
Grafica dell’etichetta
Ciò che colpisce all’occhio è prima di tutto l’etichetta nella sua composizione grafica, solitamente molto ben studiata per questioni di marketing, le aziende tendono a renderla creativa, accattivante, ben colorata a seconda della tipologia di vini. È innegabile che quando vediamo una bottiglia di vino la prima cosa che notiamo è questo insieme di elementi estetici che ci desta curiosità.
Ma la parte più importante di un’etichetta è nel retro della bottiglia, infatti, una volta che la sua composizione grafica ci colpisce, prendiamo in mano il vino e ruotiamo la bottiglia per leggere il reale contenuto della stessa.
Ecco come si compone l’etichetta di un vino nel dettaglio:
- Nome del vino
Solitamente è scritto in caratteri più grandi rispetto al nome dell’Azienda e di altri elementi presenti sul fronte dell’etichetta.
- Denominazione di vendita
La denominazione di vendita rappresenta la garanzia del luogo di origine delle uve per produrre il vino ed è regolamentata con molta precisione da leggi varate nel corso del tempo dallo Stato. Le più pregiate denominazioni sono:
IGP: Indicazione geografica protetta;
DOC: Denominazione di origine controllata;
IGT: Indicazione geografica tipica;
DOCG: Denominazione di origine controllata e garantita.
- Annata
Indica l’anno di vendemmia dell’uva e non sempre è obbligatoria ad eccezione di vini che proprio per la presenza di questa indicazione vengono definiti “millesimati”, per esempio, se tenete in mano un Brunello di Montalcino del 2015, si tratta di un vino millesimato e DocG.
- Quantità
A seconda del tipo di bottiglia le quantità sono variabili, ma a parte Magnum e formati particolari, lo standard della Bordolese prevede 75 cl di vino o 750 ml a seconda della scala di valore che l’azienda vuole utilizzare.
- Imbottigliatore
Informazione sempre obbligatoria nell’etichetta indicare nome dell’Azienda dove è avvenuto l’imbottigliamento, talvolta infatti, il produttore non è detto che sia anche l’imbottigliatore, quindi va indicato con precisione nome, ragione sociale, Comune, Stato membro.
- Grado alcolico effettivo
Il grado alcolico rappresenta la quantità di alcol etilico in 100 ml di vino e si indica con il formato di percentuale e la dicitura Vol. che indica il titolo alcolometrico volumetrico naturale, quindi in un Chianti ad esempio troverete: “13% Vol.“
- Allergeni
Con gli adeguamenti delle leggi nazionali in materia di politiche agricole quella degli allergeni è un’altra informazione obbligatoria, infatti vanno indicati la presenza di solfiti, di prodotti come uova, latte e altri additivi che spesso vengono utilizzati durante i processi vinicoli per la chiarificazione e filtrazione del vino
- Lotto
Segnala la quantità di bottiglie prodotte in un dato momento dall’imbottigliatore, si indica con la lettera L e un seriale in cifre e a volte anche la data di produzione.
L9080 ad esempio significa che quel lotto è composto da 9080 bottiglie
Altre indicazioni facoltative
Il nome del produttore al contrario dell’imbottigliatore può essere facoltativo, come sono facoltative altre indicazioni varie, tipo la maggior precisone della zona geografica di produzione, informazioni sui tipi di uve utilizzati, una descrizione più o meno completa del vino, il certificato di biologico se presente, indicazioni ulteriori di produzione.