Hai di fronte a te un’ottima bottiglia di vino, etichetta importante e raffinata e vuoi goderti appieno l’esperienza di assaporare il prelibato nettare, durante una degustazione in compagnia o a casa, l’analisi gusto-olfattiva di un vino, appannaggio di professionisti Sommelier e degustatori è un esame molto ampio che analizza le molteplici sensazioni prodotte dalle innumerevoli sostanze non volatili presenti nel vino.
Ecco di seguito dunque una breve guida per degustare al meglio il tuo vino!
L’esame gustativo del vino analizza le sensazioni gustative che si assaporano durante la permanenza del vino nel cavo orale, dal momento in cui il vino incontra il palato e la lingua e successivamente la sua persistenza una volta deglutito.
Le componenti del gusto del vino
Per quanto riguarda l’analisi del gusto del vino si registrano pertanto tutte quelle sensazioni che interessano il livello tattile, attraverso le papille gustative, infatti il vino a contatto con la lingua trasmette degli stimoli che a livello papillare vengono trasmesse tramite impulsi al cervello.
Le componenti che si registrano a livello tattile e papillare sono dunque le seguenti:
• Acidità o freschezza;
• Sapidità;
• Amarezza;
• Alcolicità;
• Morbidezza;
• Astringenza;
• Calore
Tutti questi elementi possono essere riscontrati nel momento in cui il vino viene a contatto con il cavo orale e successivamente a ciò le componenti sono anche di tipo olfattive, sempre per mezzo del gusto.
Questo è possibile perché il vino una volta passato per il cavo orale riesce a raggiungere attraverso la rinofaringe il naso così che tutte le sensazioni gustative riscontrare durante l’assaggio coinvolgono anche l’aspetto olfattivo ed è per questo che si parla di analisi gusto-oflattiva.
Altre componenti gusto-olfattive del vino
Questo tipo di analisi è molto complessa e permette l’individuazione di una miriade di sensazioni gusto-olfattive al fine di restituire una corretta e quanto più approfondita valutazione di un determinato vino.
In questo senso le sensazioni gustative si influenzano a vicenda ad esempio le basse temperature accentuano l’acidità, la sapidità e astringenza, le temperature più calde invece esaltano la morbidezza e dolcezza.
L’equilibrio tra tutti questi componenti denotano l’insieme armonico delle qualità organolettiche di un vino, così quando si ha un perfetto bilanciamento tra morbidezza e durezza, come ad esempio in un vino affinato in barriques che presenta un’alta componente tannica ma che con il più alto grado alcolico viene mitigata, restituendo una morbidezza nel palato molto piacevole.
Infine la persistenza è molto importante ed è rappresentata da quanto le sensazioni gustative permangono nel palato dopo aver deglutito il vino, non solo, il gusto nel cavo orale muta e si evolve così da sperimentare sensazioni gusto-olfattive diversificate rispetto a quelle iniziali.
Il Sommelier professionista approfondisce molto solitamente in fase di degustazione l’analisi gusto-olfattiva del vino, che è il cuore diciamo della valutazione di una determinata bottiglia, e le descrizioni che ne scaturiscono sono infinite, a seconda del nettare di Bacco che si sta assaggiando.